Oggetti GDL

Gli oggetti GDL di archicad si costruiscono con script che permettono l’inserimento di variabili algebriche.  Rispetto ai programmi 3D con interfaccia solo intuitiva, tramite gli script è possibile realizzare un insieme di tipologie potenzialmente infinite di forme.  Non solo: è possibile applicare agli oggetti anche deformazioni spaziali che non siano le semplici trasformazioni lineari delle roto-traslazioni. Per fare ciò occorre conoscere la geometria analitica,ma non è indispensabile conoscere i linguaggi di programmazione.
Per altre informazioni sugli oggetti GDL che ho elaborato vedi:
oggettigeometricigdl.wordpress.com

Tutti gli oggetti qui presentati e molti altri sono scaricabili come librerie compresse zip al sito:

https://groups.yahoo.com/neo/groups/GDLTalk/files/GDL%20objects_masetti/

Tuttavia occorre essere iscritti al forum di discussione, oltre a possedere ovviamente il programma Archicad per poterli aprire.


Struttura frattale tipo spugna di Menger invertita. Può essere variato all’infinito il numero delle sottoparti, memoria random del computer permettendo. Elicoide dove è possibile variare altezza, spessore,inclinazione, facce del poligono. Lo stesso elicoide, con altri valori diventa il girone del purgatorio. Sfera con variazioni sinusoidali nei paralleli e meridiani, intersecata con altra sfera. Sferoide a pera con variazioni nei picchi sinusoidali. Ellissoide con diverse variazioni nel numero di picchi sinusoidali. Sferoide con numero maggiore picchi sinusoidali,intersecato da altra sfera. Ellissoide con variazioni nel numero dei picchi sinusoidali e delle altezze relative. Particolare dei picchi sinusoidali con basse suddivisioni. Sferoide schiacciato con picchi tagliato da sfera. Le possibili combinazioni sono infinite.
Elicoide che può assumere forme molto diverse. Suddivisioni modulari in progressione geometrica. Il corrispettivo tridimensionale ha generato le forme architettoniche presentate sotto. I riquadri del centro decrescono in progressione aritmetica La struttura modulare assume forme diverse in base ai parametri Le stessa forma variata produce tipologie differenti All’interno di uno stesso oggetto i moduli variano altezza e dimensioni I moduli cubici variati costruiscono architetture Pure la prospettiva lineare crea riduzioni secondo progressioni geometriche Un piano quadrettato proiettato su una sfera e riproiettato sul piano produce una deformazione concava o convessa. Anche un cubo proiettato su una sfera e riproiettato sul piano produce una deformazione concava o convessa. Si ha deformazione convessa se il secondo punto di proiezione è dietro l’osservatore. Se il secondo punto di proiezione è situato anteriormente la prospettiva sferica dà effetto concavo. Se il secondo punto di proiezione è situato sul polo posteriore si ha la proiezione stereografica. La prospettiva stereografica trasforma le rette in circonferenze. Inoltre la stereografica permette di rappresentare anche lo spazio dietro l’osservatore. E’possibile anche costruire prospettive 3D. La prospettiva 3D stereografica deforma i piani in sfere. La prospettiva cilindrica proietta l’immagine su un cilindro, poi proiettato o sviluppato sul piano. La prospettiva lineare mantiene diritte le rette e pertanto può essere realizzata con riga e squadre, ma oggi viene generata dal calcolatore. I calcolatori possono costruire prospettive di superfici irregolari, definite algebricamente. Aride equazioni si trasformano così in paesaggi. Sempre tramite equazioni si costruiscono castelli ed alberature. Tuttavia le alberature costruite con sinusoidi ed elicoidi appaiono artificiali. E’ ancora la prospettiva a farci scambiare elicoidi conici per cipressi. Lo stesso script parametrico produce alberi e cespugli, mentre l’arcobaleno deriva dalla realtà. Cambiando i parametri dell’elicoide conoide si differenziano alberi e cespugli. L’algebra costruisce forme piuttosto rigide, ma anche le forme naturali sono parametriche. Le linee piane come la spirale logaritmica diventano curve sghembe, poi superfici, variandone l’altezza. E’ però ancora la prospettiva a mutare le linee in archittetture. Le superfici rigate si possono ottenere collegando due linee spaziali, dette direttrici, con rette. Qui è stato collegato un quadrato con una circonferenza. Il calcolatore permette anche di costruire le parti eccedenti le direttrici. Scopriamo così che si hanno forme quadrilobare. Alle superfici rigate si possono applicare torsioni, mantenendole rigate. Le equazioni creano forme parametriche variate che costruiscono architetture futuribili. Gli script GDL tramite forme elementari possono definire giocattoli come questi robot. Ma la caratteristica del computer è di poterli clonare all’infinito tramite il “loop” o iterazione.
Ecco così schierato un esercito di robot, il cui numero massimo è limitato soltanto dalla memoria del computer. Il drago è costituito di parti definite da equazioni. Ancora una volta il calcolatore permette di clonarlo. Questo stormo di uccelli presenta variazioni, perchè il computer, mentre clona con il “loop”, può variare forme e colori. Questi pesci presentano variazioni parametriche applicate dal computer nella clonazione. Infatti un singolo script GDL può generare insiemi di forme diverse. Variando parametri e numero di oggetti si riempie il mare di pesci. Variando i parametri di curve sghembe e riproiettandole sul piano, da una stessa linea si ricavano contorni differenti.

2 pensieri su “Oggetti GDL

    • Il lavoro però è molto specialistico, per “addetti al lavoro”, ma forse tali addetti nemmeno esistono. Il libro sulla prospettiva è acquistabile on-line per euro 1,99, ma non è un testo didattico, quindi piuttosto ostico. Credo che sul mercato italiano verrà semplicemente ignorato. Forse andava scritto in inglese.

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